Domenica 3 Agosto 2025
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Il Ponte sullo Stretto produrrà nel tempo benefici economici e sociali ben superiori ai suoi costi. È quando dimostra l’analisi Costi-Benefici (ACB) condotta da Uniontrasporti con la consulenza tecnico scientifica di Openeconomics e svolta utilizzando le linee guida prescritte dall’Unione Europea. I vantaggi apportati dall’infrastruttura, al netto dei suoi costi, vengono espressi in termini monetari mediante il VANE (Valore Attuale Netto Economico), e risultano positivi per più di 1,8 miliardi di euro, con un rapporto benefici costi di 1,2. Questo è, in sintesi, l’impatto che il Ponte sullo Stretto potrà portare sull’ecosistema economico e sociale italiano, calcolando i vantaggi per il tessuto produttivo e turistico di tutta l’area, per la logistica, il traffico passeggeri e merci, al netto dei costi sostenuti dal sistema paese. Già durante la fase cantieristica l’opera sarà in grado di apportare un contributo di 23,1 miliardi al PIL, creare 36.700 posti di lavoro stabili e alimentare con 10,3 miliardi complessivi di euro le entrate fiscali nelle casse dello Stato.
Lo studio, commissionato da Unioncamere Sicilia a Uniontrasporti e Openeconomics è stato presentato oggi, 26 novembre, a Roma, alla presenza, tra gli altri, del Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, in un convegno sugli impatti sociali, economici e ambientali generati dal Ponte sullo Stretto di Messina
Lo studio analizza, seguendo i principi guida dettati a tal fine dalla Comunità Europea, i costi e i benefici generati da una delle opere più importanti previste dal piano di investimenti infrastrutturali del Governo nell’ambito della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) e, in particolare, del completamento del corridoio “Scandinavo-Mediterraneo”. Lo studio valuta la solidità delle sue conclusioni sottoponendole ad un’analisi di sensitività, tenendo cioè conto delle possibili variazioni nel tempo, anche in negativo, dei vari parametri utilizzati. E sottopone l’opera anche ad un’analisi del rischio economico che è risultata positiva nel 70% dei casi, evidenziando un grado di rischiosità assolutamente non elevato, e comunque attenzionato.
“Oltre 70 anni fa, nell’agosto del 1953, la Camera di Commercio di Messina organizzò un convegno dedicato al Ponte sullo Stretto che, perorandone la necessità, chiamò a raccolta illustri personalità del mondo politico nazionale e regionale insieme a tecnici e ingegneri di fama internazionale – ha ricordato durante il convegno Ivo Blandina, nella sua triplice veste di presidente della CCIAA di Messina, vicepresidente vicario di Unioncamere Sicilia e presidente di Uniontrasporti. - Oggi le conoscenze scientifiche, le tecnologie, il crescente livello di infrastrutturazione del territorio, reso possibile dagli ingenti investimenti del Governo, e i tempi, che allora non erano forse ancora maturi, ci spingono a scartare l’opzione zero e a considerare seriamente i benefici che la realizzazione di questo collegamento stabile recheranno al tessuto sociale, economico e produttivo, non soltanto di Messina e della Sicilia, ma dell’intero sistema Paese. Lo studio presentato oggi – ha concluso Blandina – lo dimostra con efficacia. Quindi che tutto sia fatto nel pieno e ineludibile rispetto dell’ambiente e della sicurezza, ma che sia fatto.”
“Il Ponte rappresenta il ritorno alla realizzazione di un’infrastruttura nazionale dopo moltissimi anni dall’ultima, significativa infrastruttura realizzata: l’Alta Velocità”, ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Andrea Prete. “E’ il segnale di un Paese che non insegue più le logiche di manutenzione e di ammodernamento, peraltro necessarie, ma rappresenta la ripartenza di una comunità economica e sociale. Una comunità capace di progettare e realizzare nuove opere per garantire la crescita di un Paese, superando quella separazione geofisica di oltre 3 chilometri, che oggi costa alle imprese una sorta di dazio permanente”.
Nel corso del convegno è stato illustrato come l’analisi dell’impatto del cantiere abbia evidenziato la rilevanza dell’opera per l’economia italiana anche nel corso della sua realizzazione. Oltre a Calabria e Sicilia, direttamente interessate dalla costruzione, i maggiori benefici in termini di PIL si avranno in Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna e Veneto grazie all’attivazione di catene di fornitura presenti sui relativi tessuti produttivi. Mentre saranno manifattura, costruzione e servizi alle imprese i settori maggiormente attivati dal maxi-cantiere, con un forte indotto indiretto sui servizi alle persone e quelli diretti alla Pubblica amministrazione. Già in questa fase il gettito di entrate fiscali atteso nelle casse dello Stato è pari a 10,3 miliardi di euro che si tradurranno in spese e servizi a favore della collettività.
A fronte di un investimento attualizzato pari a 9.083 milioni di euro, i benefici complessivi dell’opera a regime sono stati calcolati in 10.931 milioni di euro, con un valore economico netto (VANE) a favore del sistema paese pari a 1.848 milioni di euro.
Nell’analisi i costi di investimento e di gestione sono stati trasformati, in linea con quanto previsto dalle Linee Guida Operative europee, in costi economici attraverso l’utilizzo di «prezzi ombra» che depurano i valori finanziari dalle imperfezioni di mercato. Inoltre tutti i valori – sia i benefici che i costi - sono espressi in valore attuale, tenendo cioè conto dell’effetto tempo, mediante l’applicazione di un tasso di sconto sociale del 3%, fissato dall’Unione Europea, spalmato nell’arco temporale dei trenta anni di gestione dell’infrastruttura da parte della Società Stretto di Messina.
L’analisi costi-benefici ha preso in considerazione, tra le diverse voci valutate, il valore del tempo risparmiato per l’attraversamento dello Stretto per passeggeri e merci, la riduzione dei costi operativi prodotto dal collegamento stabile, il risparmio di costi esterni dovuto all’abbassamento delle emissioni inquinanti, il valore delle opere di mitigazione e anche, come unico fattore negativo, l’aumento dell’incidentalità - oggi inesistente - dovuto all’utilizzo della modalità stradale rispetto alla navigazione marittima.
Unioncamere, in collaborazione con Unioncamere Sicilia e con il supporto tecnico di Uniontrasporti, organizza per il prossimo 26 novembre a Roma un evento dedicato all’analisi del progetto del Ponte sullo Stretto di Messina e delle sue potenziali ricadute economiche, sociali e ambientali.
Un’importante occasione per fare il punto sullo stato del progetto, sugli interventi programmati e sugli impatti previsti sia durante la fase di costruzione sia a regime.
Saranno approfonditi i benefici attesi in termini di mobilità e sostenibilità, nonché le ricadute economiche per l’area dello Stretto e per l’intero Mezzogiorno.
L’incontro si svolgerà in presenza, con una partecipazione massima di 100 persone, offrendo un’opportunità di confronto tra stakeholder del mondo economico e associativo, rappresentanti istituzionali e gestori infrastrutturali.
Il dibattito si concentrerà sui vantaggi e le sfide legate a questa grande opera, con una particolare attenzione alla sostenibilità e all’impatto sul territorio.
Tra i relatori, Ivo Blandina, presidente della Camera di commercio di Messina e di Uniontrasporti.
Considerata la disponibilità limitata dei posti, si prega di registrarsi anticipatamente al seguente link: https://shorturl.at/fibkz
Per informazioni, contattare: info@uniontrasporti.it
È stato inaugurato questa mattina, alla presenza dell’assessore regionale alle Attività produttive, Edmondo Tamajo, il salone della Borsa del Palazzo camerale, progettato dall’architetto messinese Camillo Puglisi Allegra. Alla cerimonia sono intervenuti il prefetto, Cosima Di Stani; il sindaco, Federico Basile; le autorità civili e militari.
«Quello della Camera di commercio è, certamente, uno degli edifici più rappresentativi della Messina post terremoto – afferma il presidente dell’Ente camerale, Ivo Blandina – che rievoca i fasti di una città antica e importante, crocevia di storia e di cultura millenaria. Il Palazzo custodisce pregevoli opere d’arte e sale eleganti, tra le quali il salone della Borsa, i cui lavori si conclusero nel 1934. Oggi, questo luogo di pregio torna a nuova vita, grazie ai lavori di restauro eseguiti. In linea con la visione strategica dell’Ente, il progetto ha individuato nel salone la realizzazione di un centro espositivo per i prodotti di eccellenza della provincia, punto di riferimento delle aziende del territorio messinese».
Nel corso dell’evento, Blandina ha illustrato lo stato dell’arte dell’economia provinciale attraverso la dashboard interattiva, commissionata dalla Camera di commercio a Infocamere, per il monitoraggio dell’economia e del lavoro e la visualizzazione di informazioni sintetiche e statistiche sulle dinamiche del sistema produttivo e imprenditoriale. Al 30 settembre 2024, le imprese registrate nella provincia di Messina risultano essere 62.930, di cui il 76 % attive (47.868), con un tasso di crescita annuale composto pari a -0,14% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Il III trimestre si chiude con un saldo positivo di + 135. «Dai dati elaborati dall’ufficio Statistica dell’Ente, emerge come l’analisi per settore economico riveli dinamiche più articolate – rileva il presidente - nel periodo considerato, i settori con il peggior saldo negativo sono quelli del Commercio, con una diminuzione delle imprese registrate pari a -69 unità, delle Attività dei Servizi di alloggio e Ristorazione (-16), dell’Agricoltura e attività connesse (-15) e delle Attività Manifatturiere (-12). Di contro, i settori Ateco che registrano un lieve saldo positivo sono quelli delle Costruzioni (+15) e delle Attività Immobiliari (+4). Il settore del Commercio, comunque, continua a rappresentare il primo settore con il maggior numero di aziende (16.994), con un’incidenza pari al 30,6% sul totale delle imprese registrate, seguito dal settore delle Costruzioni (8.848), che si attesta al 16%, e da quello dell’Agricoltura e attività connesse (6.368 – 11,5%)».
Blandina si è, poi, soffermato sull’iter dei progetti strategici che la Camera di commercio sta portando avanti per lo sviluppo economico della provincia, anticipando che, nell’ambito del progetto Mirabilia, il prossimo anno l’Ente camerale organizzerà alle Isole Eolie l’evento “Malvasie senza confini”, finalizzato a promuove e valorizzare il percorso tipicamente Mediterraneo relativo alla coltivazione della vite e, in particolare, dei vitigni Malvasia e della loro espressione identitaria. Un’iniziativa volta a promuovere l’enoturismo legato alla Malvasia, un vino che rappresenta un patrimonio culturale e storico di grande valore. Saranno organizzate visite ai vigneti e degustazioni guidate, scoprendo i diversi vitigni di Malvasia e le loro peculiarità, con la possibilità di interagire direttamente con i produttori e comprendere il processo di coltivazione e vinificazione.
«Inaugurare oggi il salone della Borsa, opera di un grande architetto come Puglisi Allegra, è motivo di orgoglio per tutta la comunità messinese e per la Sicilia – dichiara l’assessore regionale alle Attività produttive, Edmondo Tamajo - questo spazio rappresenta un punto di riferimento storico e culturale per il nostro territorio e una testimonianza dell’eccellenza della nostra architettura. Restituire alla città questo luogo, significa ridare valore alla nostra identità e al nostro patrimonio, creando al contempo nuove opportunità per eventi e iniziative economiche e culturali». Tamajo ha, inoltre, sottolineato l’importanza del Palazzo camerale come simbolo di un rilancio economico per Messina: «La riqualificazione di questo edificio storico va oltre la sua valenza artistica: rappresenta un impegno concreto per promuovere e sostenere la crescita economica e il dialogo con il mondo produttivo. Il salone della Borsa potrà diventare un centro per le attività imprenditoriali, gli scambi e le collaborazioni che rafforzano il tessuto economico della città». L’assessore ha concluso ringraziando tutti coloro che hanno contribuito alla riqualificazione del salone e ha ribadito il supporto della Regione a iniziative volte alla valorizzazione del patrimonio culturale ed economico della Sicilia.
A intervenire sul Palazzo camerale, l’arch. Sergio Bertolami.
Sarà inaugurato lunedì 18 novembre alle 10.30 il salone della Borsa della Camera di commercio, a conclusione dei recenti lavori di ristrutturazione eseguiti, che hanno permesso di restituire al Palazzo camerale un luogo di grande pregio, culla di storia e di cultura dell’Ente e della città intera.
Alla cerimonia, presenzierà l’assessore regionale alle Attività produttive, Edmondo Tamajo.
Durante l’evento, sarà illustrato lo stato dell’arte dell’economia provinciale attraverso la dashboard interattiva, commissionata dalla Camera di commercio a Infocamere, per il monitoraggio dell’economia e del lavoro nel territorio messinese e la visualizzazione di informazioni sintetiche e statistiche sulle dinamiche del sistema produttivo e imprenditoriale.
Infine, con l’occasione, sarà reso noto l’iter dei progetti strategici che l’Ente sta portando avanti per lo sviluppo economico della provincia.
Messina, 11 ottobre 2024. Dopo il successo delle prime tre edizioni, che hanno riscontrato il tutto esaurito in termini di partecipanti e il collocamento di studenti in importanti imprese del territorio, la Camera di commercio promuove la IV edizione dell’Executive master in Digital marketing, confermando le 10 borse di studio per studenti meritevoli delle precedenti annualità e aggiungendone altre tre, provenienti dal “Sud innovation summit”.
«L’impegno dell’Ente camerale nell’ambito della formazione in campo digitale è un caposaldo della nostra programmazione – afferma Ivo Blandina, presidente della Camera di commercio - l’Executive master rappresenta un punto di svolta nel percorso intrapreso e ben si inserisce nei programmi dell’ente sui temi dell’alternanza scuola-lavoro e delle politiche attive del lavoro. Tematiche che costituiscono uno dei principali campi di intervento del sistema camerale a supporto del mondo delle imprese. Per questo motivo, si è deciso di sostenere 13 giovani meritevoli, mettendo a bando altrettante borse di studio, a copertura totale del master».
L’Executive master in Digital marketing “Gogo Academy” consta di cento ore di alta formazione in ambito digitale, con il coinvolgimento di imprese di caratura internazionale e con la docenza di professionisti riconosciuti in tutta Italia per background e competenze. «Il master è rivolto alle aziende che vogliono formare personale interno per sviluppare la loro attività web – afferma il direttore, Walter D’Amario – a operatori della comunicazione, del marketing e delle ricerche di mercato interessati ad acquisire le competenze necessarie a utilizzare i media digitali e i social media e a gestire in modo efficace piani di comunicazione innovativi. Ma si rivolge anche a giovani laureati, che vogliono formarsi in un settore dove il tasso di occupazione è a due cifre».
Saranno affrontati tutti i temi legati al web marketing, gli strumenti, i social network, l’e-commerce la web&social reputation, le tecniche di storytelling e copywriter, video advertising e social tv, marketing e pubblicità. Il master inizierà a gennaio 2025 per terminare nel mese di giugno.
«Alla fine del percorso formativo – precisa la segretaria generale, Paola Sabella – sono previsti stage in importanti imprese del territorio».
Le iscrizioni sono aperte fino all’esaurimento dei 25 posti previsti. Per informazioni, www.gogoacademy.it
Messina, 25 giugno 2024. «Con l’incontro di oggi, abbiamo avviato interlocuzioni su proposte concrete e percorribili per supportare le pubbliche amministrazioni e i professionisti a realizzare una migliore organizzazione lavorativa, più inclusiva e rispettosa delle pari opportunità». Così il presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina, nel commentare la riunione del Tavolo interprofessionale dei Comitati pari opportunità degli ordini professionali della provincia, svoltasi al Palazzo camerale.
Tra i suggerimenti, l’introduzione di misure e strumenti quali spazi di attesa per le professioniste madri in allattamento, con servizi igienici attrezzati; l’abbattimento di barriere architettoniche con l’implementazione di attrezzature specifiche per le professioniste e i professionisti disabili; il prestare maggiore attenzione alle professioniste e ai professionisti giovani e anziani, cui necessita maggiore supporto nelle consulenze.
A partecipare all’incontro Valeria Firrarello per l’Agenzia delle Entrate, Mariagiovanna Costanza per l’Inail e Gaetano Minutoli per l’Inps. Presenti, inoltre, la consigliera di parità, Mariella Crisafulli, e i componenti del Comitato Pari opportunità interprofessionale, tra cui la coordinatrice Antonella Tavilla, la vicecoordinatrice Loredana Duca e la segretaria Cettina Scaffidi, presidente del Comitato imprenditoria femminile della Camera di commercio.
A presenziare, infine, la segretaria generale dell’Ente camerale, Paola Sabella.
Messina, 24 giugno 2024. L’economia del mare può contribuire a rilanciare il ruolo di crocevia della Sicilia nel Mediterraneo. Lungo gli assi di collegamento che vanno da Suez a Gibilterra, passando per il Nord Africa, l’isola può mettere a frutto la sua vocazione transnazionale. In un bacino quanto mai strategico a livello globale, non solo per i flussi merceologici provenienti dal Far East ma anche come hub di collegamento per un’economia, come quella africana, destinata a crescere esponenzialmente nei prossimi anni. Obiettivo ambizioso ma a portata di mano se si riuscirà a favorire l’aggregazione tra mondo della produzione, logistica, trasporti e turismo marittimo della Sicilia.
Parte da questi presupposti la IV edizione di MID.MED Shipping & Energy Forum, presentata questa mattina al Palazzo camerale. Un appuntamento in programma per i prossimi 26 e 27 giugno, che metterà Messina al centro dei principali temi di discussione dello shipping internazionale, attraverso il confronto e gli interventi di prestigiosi rappresentanti del mondo dell’industria marittima, di quello imprenditoriale, scientifico ed accademico. Focus: il futuro economico dell’area dello Stretto, alla luce dei cambiamenti e delle opportunità che si stanno sviluppando nel bacino del Mediterraneo.
Organizzata da Clickutility Team, società leader nazionale nell’organizzazione di eventi e con un know-how ormai consolidato nel settore dello «shipping», in collaborazione con Studio Comelli e con il Propeller Club Port of Palermo, MID.MED Shipping & Energy Forum rappresenta il vertice più a Sud di un ideale quadrilatero di incontri periodici che, da Milano (Shipping, Forwarding&Logistics Meet Industry) a Genova (Genoa Shipping Week) e Napoli (Napoli Shipping Week), rappresentano la più importante occasione di incontro e discussione tra cluster marittimo-logistico e settori produttivi delle rispettive macroregioni di riferimento, con una spiccata proiezione internazionale.
«Il Mediterraneo, a dispetto di un quadro geopolitico in fibrillazione, rappresenta ancora la più grande occasione di sviluppo socio-economico per i nostri territori - spiega l’avv. Francesco Paolo Molinelli, presidente del Propeller Club di Palermo - è qui che si giocheranno alcune delle sfide più importanti del secolo. Dovremo farci trovare pronti, a cominciare da un’analisi puntuale e approfondita della posta in gioco».
Il programma di MID.MED Shipping & Energy Forum prevede una giornata congressuale, che si terrà in Camera di commercio il 27 giugno dalle 9 alle 17, con sessioni tematiche di approfondimento su questioni infrastrutturali, transizione energetica, sviluppo economico dell’area dello Stretto e delle isole del messinese, alternati a momenti di networking e a una visita a bordo di una nave della Marina Militare, giovedì pomeriggio, che in occasione dell’evento attraccherà al porto di Messina. Tre i main topics attorno a cui si concentreranno gli interventi e le varie discussioni: “L’Italia mediterraneo tra infrastrutture e transizione energetica”; “L’area dello Stretto e il suo futuro marittimo: via di transito e comprensorio economico”; “Le isole del messinese: più che una destinazione turistica”.
«Come associazione che già aggrega i principali rappresentanti del cluster marittimo e portuale della Sicilia – prosegue Molinelli - il Propeller di Palermo, attraverso MID.MED Shipping & Energy Forum, punta ad aggiungere un ulteriore tassello a una conoscenza maggiore della “blue economy” e al ruolo che quest’ultima può giocare come leva e moltiplicatore delle potenzialità economiche, sociali e culturali della nostra isola».
«Incuneato tra due mari, il territorio messinese dipende molto dal “Sistema mare” – afferma il presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina - che costituisce una risorsa produttiva di particolare rilievo, strettamente collegata alla sostenibilità ambientale e sociale, oltre che economica. Una filiera all’interno della quale operano imprese e persone che basano sulla risorsa “mare” il proprio processo produttivo e il proprio percorso di sviluppo professionale. Il contributo che la Blue Economy fornisce alla provincia messinese in termini di ricchezza produttiva è, certamente, notevole, valutando i risvolti anche sul piano degli effetti moltiplicativi a livello economico e occupazionale. La Sicilia è tra le prime cinque regioni per incidenza di imprese dell’economia del mare sul totale, occupando il terzo posto dietro la Liguria e la Sardegna».
Per prenotare la visita alla nave Militare, scrivere a visitanave@propellerclubpa.org