Domenica 15 Giugno 2025
Vai al Contenuto Raggiungi il piè di pagina
«Il Ponte sullo Stretto è un’opera di straordinaria importanza, simbolo di crescita e di innovazione per il Sud Italia e per il sistema Paese». Così il presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina, anche presidente di Uniontrasporti e vicepresidente di Unioncamere Sicilia, nell’aprire i lavori del convegno “Reti Ue e Ponte sullo Stretto, 3.660 metri di corridoio scandinavo per rimettere l’Italia al centro del Mediterraneo”, svoltosi ieri pomeriggio al Palazzo camerale.
«Come evidenziato dallo studio di Uniontrasporti, presentato a Roma lo scorso novembre nella sede di Unioncamere – aggiunge – il collegamento stabile produrrà nel tempo benefici al tessuto sociale, economico e produttivo dell’intero territorio nazionale ben superiori ai suoi costi. Inoltre, il Ponte è lo snodo che manca nel corridoio scandinavo mediterraneo, che attraverserà l’Europa da Helsinki e Stoccolma fino a Palermo e Catania per raggiungere Malta. Un tassello essenziale, dunque, delle Reti di trasporto transcontinentali, rappresentando un segmento fondamentale per il completamento del corridoio della rete europea TenT». Poi, Blandina ricorda l’attenzione che l’Ente camerale ha sempre rivolto all’argomento: «Dal convegno organizzato negli anni ’50 alla fattiva collaborazione con l’Istituto nazionale di architettura per l’organizzazione della mostra-convegno svoltasi nel 1971, sotto il patrocinio del ministero dei Lavori pubblici e dell’Anas, insieme all’Ordine degli ingegneri di Messina. Un evento al quale il prof. Guglielmo Tagliacarne, al quale è intitolato il Centro studi delle Camere di commercio, fulcro dell’informazione economica del sistema camerale, contribuì con lo studio sugli effetti economici del Ponte. Oggi, le conoscenze scientifiche, le tecnologie e il crescente livello di infrastrutturazione del territorio fanno comprendere ancor meglio quali e quanti vantaggi quest’opera di dimensione mondiale porterà non solo a Messina, ma a tutto il Paese. E noi dobbiamo essere pronti a raccogliere la sfida».
A intervenire ai lavori anche il presidente di Rfi, Dario Lo Bosco; il prof. Giovanni Tesoriere; e l’amministratore delegato della “Stretto di Messina”, Pietro Ciucci. «L’attenzione delle realtà imprenditoriali, come la Camera di commercio di Messina – dichiara l’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci - è la diretta testimonianza che la realizzazione del Ponte sullo Stretto è destinata a produrre, immediatamente e nel tempo, una serie di effetti di straordinaria positività sul contesto sociale, economico e territoriale. Stiamo affrontando concretamente il tema del coinvolgimento delle imprese del territorio nella realizzazione del Ponte, per fare del Ponte sullo Stretto di Messina una grande occasione di sviluppo per le due regioni. Il Ponte, completando il corridoio ‘Helsinki – Palermo’, trasformerà l’area dello Stretto nella principale porta mediterranea dell’Europa e sarà l’elemento essenziale per favorire la creazione di un grande distretto con milioni di abitanti, impianti industriali, attività commerciali e Università».
A concludere l’evento, il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, on. Edoardo Rixi: «Il Ponte sullo Stretto è, prima di tutto, un cambio di mentalità di noi italiani. Iniziamo a pensare che siamo una comunità con una vocazione mediterranea e che è nostro compito riportare il Mediterraneo al centro dell’attenzione mondiale ed europea. Un mare che genera ricchezza. Il Ponte è un’opera che si affaccia all’Africa, un continente che nei prossimi decenni sarà fortemente infrastrutturato, dove i veri mercati si apriranno e il nostro Paese dovrà essere protagonista. Collegare la Sicilia alla Calabria, significa dare risposte a tutto il Mezzogiorno d’Italia. Con il Ponte, cambierà tutto lo sviluppo del territorio a Sud di Napoli. È una scelta che riguarda il futuro dei nostri giovani, dei nostri figli e dei nostri nipoti. Non appena arriveranno tutte le autorizzazioni, inizieremo con le cantierizzazioni».
In apertura dei lavori, i saluti del presidente Blandina; del sindaco, Federico Basile; e del segretario dell’VIII commissione Lavori pubblici, sen. Nino Germanà.
La Camera di commercio comunica che è stato pubblicato il provvedimento conclusivo del procedimento di assegnazione d’ufficio dei domicili digitali e la loro iscrizione nel Registro Imprese per le società e le ditte individuali che non lo avevano indicato nei tempi previsti dalla legge o per quelle il cui domicilio era stato cancellato d'ufficio per inattività. Si ricorda alle aziende di provvedere al più presto per non incorrere nella sanzione prevista.
==> VAI ALLA PAGINA <==
Il Regolamento DORA (Digital Operational Resilience Act) è una normativa dell'Unione Europea che mira a rafforzare la resilienza operativa digitale delle istituzioni finanziarie, come banche, assicurazioni e altre entità finanziarie, ma anche delle imprese che operano nel settore dei servizi finanziari.
L'obiettivo principale di DORA è quello di garantire che tutti questi soggetti siano in grado di mantenere operazioni sicure e continuative, anche in caso di attacchi informatici, guasti tecnologici o altre crisi digitali.
Scopriamo insieme cosa prevede il regolamento e, se rientri tra i suoi destinatari, come adeguare la tua attività.
Regolamento DORA e imprese. Prima di capire se può riguardare anche la tua attività, partiamo col dire che Il regolamento europeo DORA è entrato in vigore il 16 gennaio 2023 e si applica a partire dal 17 gennaio 2025. Le imprese devono rispettare le nuove normative entro il 2025, con scadenze specifiche per la gestione dei rischi e la segnalazione degli incidenti.
Dopo aver affrontato il tema della Direttiva NIS, le imprese devono ora prepararsi al più presto secondo quanto previsto da DORA, per evitare sanzioni o problematiche operative in futuro. Cosa devono fare le attività coinvolte? Ecco i punti salienti.
Il regolamento DORA impone obblighi principalmente alle istituzioni finanziarie, ai fornitori di servizi ICT critici e alle infrastrutture di mercato, ma si estende anche ad altre entità che hanno un impatto diretto sulla resilienza operativa digitale del sistema finanziario.
I soggetti obbligati a recepire il regolamento DORA sono:
La tua attività rientra tra quelle sopra elencate e quindi cade sotto l’ambito di applicazione di DORA? Se la risposta è sì, allora è necessario intraprendere diversi passi per essere conforme al regolamento:
Il regolamento DORA (Digital Operational Resilience Act) dell'UE mira a rafforzare la resilienza operativa digitale delle attività del settore finanziario. Anche se non rientri tra le imprese obbligate a rispettare questo regolamento, avviare un percorso di consapevolezza sui rischi informatici è importante per proteggere il futuro della tua attività.
Ti stai chiedendo come fare? Potresti rivolgerti alla Camera di commercio del tuo territorio.
Se sei alle prime armi in tema di cybersecurity, a disposizione della tua impresa ci sono consulenze e servizi per aiutarti ad imboccare la strada corretta attraverso i Punti Impresa Digitali che mettono a tua disposizione soluzioni che vanno dalla formazione al mentoring. E proprio in tema sicurezza, puoi chiedere aiuto al PID col servizio Cyber Check
. «La Camera di commercio è ben lieta di celebrare al Palazzo camerale lo straordinario risultato ottenuto dagli studenti dell’Istituto d’istruzione superiore “Verona Trento” della specializzazione Elettrotecnica elettronica e automazione. Un’idea progettuale altamente innovativa, che prende spunto dalla nostra realtà territoriale, finalizzata alla realizzazione di prototipi di immediato utilizzo in applicazioni concrete. Un sistema che può monitorare la stabilità di strutture e infrastrutture». Così la segretaria generale dell’Ente camerale, Paola Sabella, nel lodare gli alunni della scuola messinese per l’affermazione del progetto “SiSmartME”, Sistema di manutenzione predittiva, vincitore a livello territoriale, nell’ambito della categoria “Istituti tecnici per percorsi Pcto - apprendistato di 1. livello” del Premio “Storie di alternanza e competenze” di Unioncamere nazionale. «È con grande orgoglio che presenzio a questa premiazione – aggiunge l’assessora comunale alle Politiche giovanili, Liana Cannata - che celebra ancora una volta l’ingegno e la determinazione di giovani studenti e studentesse dell’’Istituto “Verona Trento” di Messina. Come amministrazione comunale, ci impegniamo a sostenere e promuovere iniziative progettuali come questa, che valorizzano il talento dei nostri giovani e contribuiscono a creare opportunità di lavoro nella nostra città».
Guidati dal prof. Cristoforo Sapienza e dall’ing. Francesco Alessi, nell’ambito dei percorsi di alternanza scuola lavoro, i ragazzi hanno sviluppato un progetto inerente l’implementazione di una centralina di rilevazione metereologica, attraverso l’installazione di un sismografo, per effettuare manutenzione predittiva su strutture e infrastrutture soggette a sollecitazioni di varia natura. Un sistema elettronico di controllo automatico con acquisizione ed elaborazione dati tramite microcontrollore Arancino, prodotto e progettato dalla Digital innovation company messinese, Smartme. «Sono estremamente orgogliosa che gli studenti e i docenti della nostra scuola si siano contraddistinti nel contesto “Storie di alternanza e competenze” – afferma la vicepreside, Eliana Bottari – com’era già successo in alcune edizioni precedenti. L’ambito è di forte impatto, considerando che non si tratta di rilevazioni predittive solo per zone sismiche, per le quali è stato ideato e progettato il dispositivo, ma può essere utilizzato anche per studiare le sollecitazioni a cui sono sottoposti gli innumerevoli ponti situati nel nostro territorio nazionale. Significativa esperienza, quindi, per gli alunni che dimostrano di essere già all’altezza di effettuare esperienze lavorative e imprenditoriali degne di nota, considerando anche la loro capacità di presentare il percorso di realizzazione, evidenziando gli obiettivi raggiunti».
A illustrare il progetto, è stato lo studente Antonino Federico della V A. Presente, inoltre, oltre al prof. Sapienza e all’ing. Alessi, la prof. Giovanna Busà, responsabile dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento dell’Istituto.