Giovedì 1 Maggio 2025
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Per 36 aspiranti imprenditori stranieri residenti in Italia si apre la possibilità di richiedere finanziamenti per l’avvio dell’attività. Lo stabilisce l’accordo di collaborazione stipulato tra Unioncamere - l'Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, l'ente pubblico che unisce e rappresenta istituzionalmente il sistema camerale italiano – Banca Etica – prima e unica banca in Italia dedita esclusivamente alla finanza etica – e PerMicro – intermediario specializzato nell’erogazione di crediti finalizzati all’inclusione finanziaria di famiglie e imprese.
L’accordo stabilisce che ai migranti di prima e seconda generazione, che partecipino ai percorsi di formazione del progetto Futurae, promosso dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali e realizzato da Unioncamere e da sei Camere di commercio (Roma, Torino, Milano, Verona, Pavia, Bari), venga segnalata questa possibilità.
PerMicro valuterà le richieste degli aspiranti imprenditori affiancandoli nella stesura del business plan e dell’istruttoria per la richiesta di finanziamento, effettuando la valutazione del merito creditizio e deliberando, in caso positivo, la concessione del credito che verrà erogato da PerMicro su un conto corrente acceso presso Banca Etica.
L’intesa è in continuità con gli obiettivi della seconda annualità del progetto Futurae, che mira ad accompagnare la nascita e la crescita di imprese e attività di lavoro autonomo di cittadini e cittadine migranti attraverso percorsi di orientamento, formazione e affiancamento allo start up. Tra gli obiettivi di Futurae anche quello di integrare, nel percorso di formazione per l’avvio di impresa, il sostegno finanziario con programmi di microcredito.
L’accordo in essere ha anche la potenzialità, alla luce dei risultati conseguiti, di essere eventualmente esteso, in futuro, a tutte quelle attività di sostegno all’imprenditoria straniera promosse dall’insieme del sistema camerale.
Si informano i cittadini, le imprese e tutti gli utenti che hanno depositato una domanda di marchio o brevetto che potrebbero essere oggetto di richieste fraudolente di pagamento provenienti da diversi indirizzi e‐mail ingannevoli, per esempio con domini @minister.com, @divisione3‐uibm.com, @divisione1‐uibm.com, @contatto‐mimit.com, @ufficio‐mimit.com e @marchi‐mimit.com, che richiamano le intestazioni di articolazioni del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, nonché il cognome e nome di Dirigenti in servizio presso il medesimo Dicastero, con allegato un mendace “Attestato di registrazione per Marchio di Impresa”.
Al riguardo, si rappresenta che gli IBAN sui quali viene chiesto di effettuare il versamento risultano riconducibili a conti polacchi, slovacchi e tedeschi, per importi diversi, parialternativamente ad euro 790; 810; 825; 830; 850; 865; 870; 1.400; 1.780 e 1.860.
Si tratta, dunque, di TENTATIVI DI TRUFFA, ovvero di richieste fraudolente che non provengono né dal MIMIT né dall’UIBM, per le quali si è già provveduto a presentare denuncia all’Autorità giudiziaria a tutela propria e delle persone coinvolte.
Tutti gli utenti, in caso di ricezione di queste comunicazioni, sono invitati a verificare attentamente il contenuto della richiesta, a non pagare e ad inviarne copia alla Linea Diretta Anticontraffazione, gestita da UIBM in collaborazione con la Guardia di Finanza: anticontraffazione@mise.gov.it.
In caso di dubbio e per avere maggiori informazioni è inoltre possibile contattare il ContactCenterUIBM (contactcenteruibm@mise.gov.it), inoltrando il messaggio potenzialmente fraudolento ricevuto.
Si specifica che, nel caso di domande di titoli depositate in CCIAA, i versamenti dei relativi diritti/tasse di deposito possono avvenire ESCLUSIVAMENTE attraverso Modello F24 (se provenienti dall’Italia).
«Nel 2023, l’8,7% delle imprese italiane guidate da donne è localizzato in Sicilia, dove si registra un “tasso di femminilizzazione”, ossia il rapporto tra imprese femminili e totale imprese del territorio, pari al 24,4%; una quota che colloca la regione al quinto posto della classifica a livello nazionale. Nel Messinese, la quota di imprese femminili sul totale è pari al 23,4%. Rispetto al 2022, la numerosità delle imprese femminili diminuisce del -0,9% a livello regionale e del -1,1% a livello provinciale». Così il presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina, nell’aprire, questa mattina al Palazzo camerale, i lavori del convegno “Imprenditoria femminile in provincia di Messina: sfide e opportunità”.
«Al 31 dicembre 2023, le imprese femminili registrate nel Messinese sono 14.679, pari al 23,4% del totale – precisa - le attive sono 11.805. In generale, quello femminile risulta un segmento produttivo poco “industrializzato” e fortemente orientato ai servizi. Rispetto al 2022, le imprese in rosa diminuiscono soprattutto nell’agricoltura e nel commercio. Meno, nei settori Industria e Costruzioni. Positivo, invece, è l’andamento dei servizi con un +1,6%. Il nostro territorio evidenzia una forte inclinazione alle attività del Terziario. Le imprese del commercio e dei servizi, infatti, rappresentano il 72,3% delle imprese femminili provinciali, un dato più elevato rispetto a quello regionale».
Il convegno è stato organizzato nell’ambito del “Giro d’Italia delle donne che fanno impresa”. «Il Giro d’Italia delle donne che fanno impresa 2024 è il roadshow promosso da Unioncamere con il diretto coinvolgimento dei Comitati per l’imprenditoria femminile – sottolinea Tiziana Pompei, vicesegreteria generale di Unioncamere, intervenuta da remoto - ora inserito nel “Piano nazionale dell’imprenditoria femminile”, progetto del ministero delle Imprese e del made in Italy e finanziato dall’Unione europea con le risorse del Next generation EU che Invitalia, soggetto gestore, realizza in collaborazione con Unioncamere. La tappa di Messina, la prima di questa edizione che tocca la Sicilia, è caratterizzata dal file rouge “imprenditorialità, empowerment e protagonismo delle donne nei ruoli decisionali delle imprese e della società civile”».
Subito dopo, l’intervento di Cettina Scaffidi, presidente del Cif dell’Ente camerale: ««Sono tante le donne che hanno scelto di avviare una propria attività, ma la strada ancora è lunga per raggiungere quei numeri che consentiranno di parlare di parità di genere. Affrontare i problemi che rallentano la crescita e lo sviluppo delle imprese femminili è essenziale. Per questo, come Cif intendiamo proseguire il percorso di studio e di ricerca intrapreso, finalizzato anche a individuare quegli strumenti essenziali per consentire alle donne di conciliare lavoro e famiglia».
I lavori sono proseguiti con gli interventi di Pasquale Pignalosa, Business development specialist Invitalia (da remoto); Pietro Di Lorenzo, vicedirettore della Banca d’Italia di Catania; Luisa Pulejo, ordinaria di Economia aziendale all’Università; Mariella Crisafulli, consigliera di parità della Città metropolitana; e, Daniela Carlà, referente nazionale di Noi rete donne (da remoto).
Subito dopo, spazio alle testimonianze delle imprenditrici Flora Mondello, anche consigliera camerale, Katia Petretta e Caterina Damiano. Moderatrice dell’incontro, Paola Sabella, segretaria generale della Camera di commercio.
«Fare impresa oggi vuol dire anche saper coniugare economia e ambiente, puntando a uno sviluppo sostenibile che garantisca la qualità della vita alle generazioni attuali e future, in un pianeta con risorse limitate». Così il presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina, nell’aprire i lavori della tappa di Messina del Salone della CSR e dell’innovazione sociale, giunto alle XII edizione.
«Come emerge da un recente un sondaggio del centro studi “Tagliacarne”, svolto su un campione di 1.400 imprese, transizione digitale e green sono al centro dei loro programmi triennali di investimento – prosegue - il 34% delle aziende ha pianificato di investire in digitalizzazione tra il 2023 e il 2025, mentre il 37% punterà a realizzare investimenti in sostenibilità. E, per trovare le risorse necessarie a finanziare questi progetti, il 31% che investirà in digitale lo farà grazie al Pnrr, una quota che scende al 28% nel caso delle aziende che scommetteranno sul green. La combinazione tra investimenti 4.0 e verdi appare sempre più legata a doppio filo. E quando le aziende investono contemporaneamente nella doppia transizione digitale e green, la loro produttività aumenta del 14%».
Il presidente Blandina ha tenuto, inoltre, a evidenziare come, per ogni azienda, la sostenibilità presupponga un nuovo senso di responsabilità, che riscopra la rilevanza del ruolo sociale di fare impresa. «La Responsabilità sociale è, innanzitutto, una scelta etica – aggiunge - quando un’impresa decide di diventare socialmente responsabile la sua gestione non si limita solo agli aspetti economici e finanziari, ma tiene conto del contesto socio-ambientale in cui opera e di tutti gli stakeholder. Inoltre, impegnarsi per essere socialmente responsabili offre non poche opportunità per le aziende. La “CSR”, ad esempio, consente di costruire un’immagine di azienda positiva. Che diventa un vero e proprio fattore di competitività. Per questo, la Camera di commercio già da anni ha deciso di puntare sulla CSR, aprendo uno Sportello all’interno del Palazzo camerale per sensibilizzare e accompagnare le aziende messinesi verso un percorso di Responsabilità sociale d’impresa».
In apertura dei lavori, anche i saluti della rettrice, Giovanna Spatari; del presidente di Sicindustria, Pietro Franza; e di Rossella Sobrero, Gruppo promotore “Il Salone della CSR”.
Subito dopo, spazio alle relazioni dei docenti universitari Roberta Salomone e Carlo Vermiglio. Infine, nel primo panel, coordinato da Rossella Sobrero, gli interventi di Giulia Giuffrè, Board member & sustainability ambassador di Irritec; di Gaetano Visalli, responsabile Finanza e sostenibilità dell’azienda “Damiano”; di Mario Cugno, Business development manager di Bureau Veritas; e di Giuseppina Tedesco, responsabile della Filiale Messina 1 di Poste italiane. E, nel secondo panel, coordinato da Marco Fiorino, responsabile dello Sportello CSR della Camera di commercio, gli interventi di Antonio Bebba, esperto DEI della città metropolitana di Messina; di Tiziano Minuti, responsabile Comunicazione di Caronte & Tourist; e di Giuseppe Merrino, International strategy and financial consultant.
Presenti anche gli studenti dell'Istituto Nautico "Caio Duilio" e dell'Istituto Commerciale "Quasimodo".
«Secondo il Global Gender Gap Index 2023, che conta l’analisi di 146 Paesi nel mondo e fornisce uno strumento utile per la comparazione internazionale sulla parità di genere, nessuno l’ha ancora raggiunta pienamente. L’Italia si posiziona al 79esimo posto, con un punteggio peggiore di 13 posizioni rispetto all’anno precedente. Un risultato che fa comprendere quanto sia necessario un radicale cambiamento culturale perché il Goal 5 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile, finalizzato al raggiungimento dell’uguaglianza di genere e dell’emancipazione di tutte le donne e le ragazze, possa davvero concretarsi». Così, il presidente della Camera di commercio di Messina, Ivo Blandina, nell’aprire i lavori del convegno “Disparità di genere nei diversi contesti e ambiti della vita pubblica, sociale, economica, politica”, promosso dal Tavolo interprofessionale pari opportunità e svoltosi questa mattina al Palazzo camerale.
«Da tempo, il sistema camerale sostiene l’imprenditoria femminile tramite i Cif, punto di riferimento per le donne imprenditrici – prosegue Blandina - attuando importanti eventi formativi e informativi sulla certificazione della parità di genere. Percorsi che anche la Camera di commercio di Messina ha organizzato. Inoltre, già da qualche anno, l’Ente camerale ha adottato il linguaggio di genere, convinto che la comunicazione pubblica possa e debba svolgere un ruolo molto importante nell’opera di sensibilizzazione al cambiamento di una mentalità spesso troppo ancorata a pregiudizi e discriminazioni».
Presente ai lavori anche il sindaco, Federico Basile: «Non poteva mancare un intervento non solo istituzionale, ma anche personale del sindaco della Città metropolitana di Messina. Credo che, in questi anni, il Comune abbia dato dimostrazione di essere un esempio virtuoso per quel che concerne il tema delle pari opportunità. Gli uffici sono sorretti da tante donne che lavorano, garantendo servizi importanti. Donne che, nella nostra città, come in tante altre, hanno un ruolo fondamentale. Il nostro compito è di allargare la base e di dialogare con tutti gli Ordini professionali. L’ascolto, la coesione e la collaborazione sono essenziali. Ringrazio il presidente Blandina che ha avuto una grande intuizione nel metterci tutti intorno a un tavolo. Oggi, non dovrebbe aver senso discutere di disparità di genere. Ma, se lo facciamo, vuol dire che, pur essendo nel 2024, questo muro ancora esiste e dev’essere abbattuto».
«Il nostro Comitato d’imprenditoria femminile rappresenta un importante motore per il sistema produttivo italiano – aggiunge la presidente del Cif, Cettina Scaffidi - una componente in costante crescita e in cerca di strumenti utili anche per il fabbisogno del credito e per conciliare impegni e famiglia. L’attività delle donne imprenditrici, infatti, necessita di sostegno e stimoli per essere competitiva sul mercato del lavoro. Nell’ambito della programmazione delle attività camerali e d’intesa con le Camere di commercio, il Cif propone lo sviluppo e la qualificazione della presenza delle donne nel mondo dell’imprenditoria secondo i principi del mainstreaming e dell’empowerment e trova la sua principale ragion d’essere nel supporto alla nascita e al consolidamento delle imprese femminili, contribuendo in tal modo all’occupazione, alla crescita e all’aumento di competitività dei sistemi produttivi».
In apertura dei lavori, i saluti del presidente dell’Ordine degli architetti, Giuseppe Falzea; del presidente dell’Ordine degli avvocati di Barcellona Pozzo di Gotto, Maria Correnti; del presidente dell’Ordine degli avvocati di Messina, Paolo Vermiglio; del presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti di Barcellona Pozzo di Gotto, Salvatore Stifanelli; del presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti di Messina, Francesco Vito; del presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti di Patti, Mario Sciacca; e del presidente dell’Ordine dei consulenti del lavoro, Maurizio Adamo. A portare i saluti dell’Ordine degli avvocati di Patti, Gabriella Mignacca, e dell’Ordine degli ingegneri, Marilena Maccora.
A intervenire al convegno, durante il quale Antonella Tavilla, presidente del Comitato pari opportunità dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Barcellona Pozzo di Gotto, ha illustrato il Tavolo interprofessionale Pari opportunità, recentemente costituito e del quale è coordinatrice, anche la consiglierà di parità, Mariella Crisafulli; il docente universitario, Maurizio Ballistreri; e la segretaria generale della Camera di commercio, Paola Sabella.
Moderatrice dell’incontro, Loredana Duca, coordinatrice della Commissione pari opportunità dell’Ordine dei consulenti del lavoro.
Luogo: WEBINAR SU MICROSOFT TEAMS
L'11 gennaio 2024 sono entrate in vigore le disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del Made in Italy. La norma reca disposizioni organiche tese a valorizzare e promuovere, in Italia e all'estero, le produzioni di eccellenza, il patrimonio culturale e le radici culturali nazionali, introducendo iniziative come l'istituzione del liceo del “Made in Italy” e della Giornata del Made in Italy (15 aprile), potenziando le norme contro la contraffazione e l'italian souding e investendo nelle filiere dei settori strategici con la creazione del Fondo Nazionale del Made in Italy.
Nell'ambito della Giornata, celebrata nel giorno dell’anniversario della nascita di Leonardo da Vinci, avvenuta il 15 aprile 1452 sono previsti eventi presso istituzioni, scuole, imprese con l'obiettivo di:
Tra gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile, vi è il raggiungimento dell’uguaglianza di genere e dell’emancipazione di tutte le donne e le ragazze. Un argomento quanto mai attuale sul quale il Tavolo interprofessionale pari opportunità, recentemente costituitosi, ha inteso accendere i riflettori con il convegno “Disparità di genere nei diversi contesti e ambiti della vita pubblica, sociale, economica, politica”, in programma venerdì 5 aprile alle 9.30 nella sala Consulta del Palazzo camerale.
In apertura dei lavori, i saluti del presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina; del presidente dell’Ordine degli architetti, Giuseppe Falzea; del presidente dell’Ordine degli avvocati di Barcellona Pozzo di Gotto, Maria Correnti; del presidente dell’Ordine degli avvocati di Messina, Paolo Vermiglio; del presidente dell’Ordine degli avvocati di Patti, Lara Trifilò; del presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti di Barcellona Pozzo di Gotto, Salvatore Stifanelli; del presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti di Messina, Francesco Vito; del presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti di Patti, Mario Sciacca; del presidente dell’Ordine dei consulenti del lavoro, Maurizio Adamo; del presidente dell’Ordine degli ingegneri, Santi Trovato.
Subito dopo Antonella Tavilla, coordinatrice del Tavolo interprofessionale e presidente del Comitato pari opportunità dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Barcellona Pozzo di Gotto, e Cettina Scaffidi, presidente del Comitato imprenditoria femminile dell’Ente camerale, presenteranno il Tavolo interprofessionale Pari opportunità e, contestualmente, gli obiettivi, le progettualità e i risvolti pratici nel mondo professionale e imprenditoriale.
Interverranno il sindaco, Federico Basile; la consiglierà di parità, Mariella Crisafulli; il docente universitario, Maurizio Ballistreri; e la segretaria generale della Camera di commercio, Paola Sabella. Moderatrice, Loredana Duca, coordinatrice della Commissione pari opportunità dell’Ordine dei consulenti del lavoro.