Notizie

Martedì 15 Aprile 2025

“Transizione energetica e comunità energetiche rinnovabili in Sicilia”

L’importanza delle fonti rinnovabili per ridurre le emissioni di gas serra, contrastare la povertà energetica e ridurre i costi, diventati sempre più insostenibili, è stata al centro dell’incontro “Transizione energetica e comunità energetiche rinnovabili in Sicilia” svoltosi questa mattina al Palazzo camerale, organizzato dalla Camera di commercio e da Unioncamere Sicilia al fine di promuovere e favorire la nascita e lo sviluppo delle Cer nell’Isola, alla luce del recente bando della Regione da 61,5 milioni.

«Secondo le rilevazioni di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, nel 2024 le fonti rinnovabili hanno registrato il dato più alto di sempre di copertura della domanda, pari al 41,2% - afferma il presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina – un valore in aumento grazie al contributo positivo, principalmente, della produzione idroelettrica e fotovoltaica. L’analisi conferma, dunque, l’importanza crescente di un settore strategico per la transizione ecologica e la riduzione delle emissioni di gas serra, che vede nella Sicilia una delle regioni più dinamiche nel settore delle energie rinnovabili. Secondo l’Osservatorio economico di Unioncamere Sicilia, in base agli ultimi dati risalenti al novembre scorso, il numero di imprese attive nel comparto ha subito un vero e proprio boom, passando da 1.409 nel III trimestre 2023 a 6.161 nel 2024». In una nota, il presidente di Unioncamere Sicilia, Giuseppe Pace, aggiunge: «Soprattutto alla luce delle recenti incertezze geopolitiche e commerciali, le imprese siciliane hanno più che mai bisogno di recuperare competitività e uno dei fattori che incidono negativamente è proprio il caro-bollette. Per questa ragione Unioncamere Sicilia, con il progetto “Transizione energetica”, vuole promuovere la conoscenza delle agevolazioni pubbliche disponibili, per diffondere al massimo la nascita di Comunità energetiche rinnovabili in Sicilia, in quanto qui la generazione di elettricità green ancora copre solo un terzo del fabbisogno regionale. Puntare sul fotovoltaico, invece, consentirà di ridurre la dipendenza dalle costose fonti fossili e, quindi, di abbattere i costi di produzione del Made in Sicily».

All’evento, hanno preso parte anche Giuseppe Falzea, presidente dell’Ordine degli architetti; l’ing. Francesco Carrozza, che ha portato anche i saluti dell’Ordine degli ingegneri; Michele Petti di Dintec; Gaetano Giunta, presidente della Fondazione Comunità di Messina, e Massimiliano Branca.


whatsapp_image_2025-04-15_at_12.13.45.jpeg

whatsapp_image_2025-04-15_at_12.13.46.jpeg

Ultima modifica: Martedì 15 Aprile 2025
Martedì 8 Aprile 2025

Disability Management

whatsapp_image_2025-04-08_at_11.02.39.jpeg

Ultima modifica: Martedì 8 Aprile 2025
Venerdì 4 Aprile 2025

Istituzione dell'Albo dei Consulenti Tecnici della Procura della Repubblica di Catania

Ultima modifica: Venerdì 4 Aprile 2025
Venerdì 4 Aprile 2025

Donne e Lavoro: Un approccio Intersezionale

programmamessina_speedfem.jpg

==> PER ISCRIVERSI <==

Ultima modifica: Venerdì 4 Aprile 2025
Venerdì 4 Aprile 2025

TRANSIZIONE ENERGETICA E COMUNITA' ENERGETICHE RINNOVABILI IN SICILIA

whatsapp_image_2025-04-03_at_09.47.39.jpeg

Energie rinnovabili: bando della Regione da 61,5 milioni per le Cer

Domani a Messina incontro per facilitarne la costituzione

Appuntamento presso la Camera di commercio alle ore 9,30

Proseguono in Sicilia le misure per abbattere il costo dell’energia a carico di imprese  e cittadini. Il dipartimento regionale Energia, diretto da Calogero Burgio, dopo avere erogato i contributi ai Comuni per la costituzione formale di Comunità energetiche rinnovabili, ha di recente pubblicato un avviso per la concessione di contributi a fondo perduto pari al 40% delle spese necessarie alle stesse Cer per costruire impianti da fonte rinnovabile di taglia media per una potenza installata fino a 1 MW, finalizzati alla produzione per autoconsumo diffuso all’interno delle comunità, di cui fanno parte enti pubblici, parrocchie, associazioni, aziende private e semplici cittadini. Sono disponibili 61,5 milioni di euro dai fondi di Coesione 2021-2027.

Il coordinamento delle Cer è affidato ai sindaci anche per garantire che parte degli incentivi sulla produzione di energia erogati dal Gse sia destinata a pagare le bollette degli utenti in povertà energetica e a interventi di efficientamento energetico degli immobili pubblici. L’obiettivo dell’avviso è di coinvolgere nell’iniziativa fino a 150 Cer e almeno 200mila fra cittadini e imprese.

Unioncamere Sicilia, con il progetto “Transizione energetica” finanziato dal Fondo perequativo  2023-2024 di Unioncamere nazionale, intende promuovere e favorire la nascita e lo sviluppo delle Cer in tutte le province dell’Isola, e per questo invita sindaci, amministratori di enti pubblici e di distretti industriali, parroci, fondazioni, imprese e associazioni di categoria, tecnici e semplici cittadini a partecipare al  convegno “Transizione energetica e Cer in Sicilia”, che si svolgerà domani, 15 aprile, alle ore 9,30, presso la Camera di commercio di Messina, in via Felice Cavallotti, 2. Qui troveranno anche un desk che fornirà informazioni tecniche e assistenza per la costituzione di una Cer.

Per partecipare all’evento è necessario iscriversi al link https://forms.gle/cY5mbGCCDeot5vMT6 oppure inviare una mail all’indirizzo energia@unioncameresicilia.it .

L’evento, organizzato assieme alla rete delle Camere di commercio dell’Isola, agli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri di Messina e al consorzio per l’innovazione tecnologica Dintec di Unioncamere, sarà aperto dai saluti di Giuseppe Pace, presidente di Unioncamere Sicilia; Ivo Blandina, presidente della Camera di commercio di Messina; e Giuseppe Falzea, presidente dell’Ordine degli Architetti di Messina.

Seguiranno gli interventi di Francesco Carrozza dell’Ordine degli Ingegneri di Messina; Michele Petti del Dintec; Gaetano Giunta, presidente della Fondazione Comunità di Messina. Modererà Marianna Barone.

Ufficio stampa: Michele Guccione 348/2668034

micheleguccione@neomedia.it

Ultima modifica: Lunedì 14 Aprile 2025
Mercoledì 2 Aprile 2025

Smart Future Messina 2025

Prima riunione operativa, questa mattina in Camera di commercio, per Smart Future Messina 2025, l’evento in programma nel prossimo mese di novembre, che intende riunire imprese, enti formativi e istituzioni per trasformare la città dello Stretto in un polo sempre più attrattivo per la formazione e il lavoro, offrendo ai giovani strumenti concreti per il loro futuro.

«La cultura d’impresa può, certamente, essere motore di crescita economica e sociale – afferma il presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina - Smart Future Messina 2025 fornisce diverse opportunità di partnership per aziende e organizzazioni che vogliono essere protagoniste di una manifestazione che coinvolge l’intero ecosistema imprenditoriale e formativo del territorio, garantendo agli studenti messinesi un’esperienza diretta di scoperta, ispirazione e contatto con il mondo del lavoro».

L’obiettivo è quello di aiutare i giovani a comprendere cosa vorrebbero fare “da grandi”, attraverso il contatto con figure di eccellenza dell’imprenditoria, della cultura, della società, della scienza e dell’arte. Spazi interattivi dove aziende, università, its academy e organizzazioni incontrano gli studenti, offrendo esperienze pratiche e coinvolgenti su professioni, competenze trasversali e sfide globali. «Torniamo a Messina con un’edizione live – dichiara Lilli Adriana Franceschetti, presidente di Smart Future Academy – dopo gli eventi online del 2021 e 2022. Esempio ed emozione, è così che vogliamo ispirare le nuove generazioni. Mostrando ai ragazzi storie di successo personali e professionali dalle quali trarre esempi e regalando loro quell’emozione che incoraggia e supporta l’attività lavorativa».

Ultima modifica: Mercoledì 2 Aprile 2025
Lunedì 31 Marzo 2025

Pubblicato “vIvA”, il nuovo bando co-supportato dal Fondo per la Repubblica Digitale e Google.org

Il Fondo per la Repubblica Digitale comunica che lo scorso 12 marzo è stato pubblicato “vIvA”, il nuovo bando co-supportato dal Fondo per la Repubblica Digitale e Google.org.

“vIvA” mira a sostenere progetti di formazione per lo sviluppo di competenze digitali in ambito di Intelligenza Artificiale, con particolare riferimento ai settori del Made in Italy, a beneficio di persone in condizioni di vulnerabilità.?

Sono in programma due webinar di presentazione del bando:

  • 2 aprile, ore 14:30-15:30  – Link per l'iscrizione: 

https://zoom.us/webinar/register/WN_4AncTUvHT2C00A5BwUvRaQ

  • 8 aprile, ore 11:30-12:30  – Link per l'iscrizione:

https://zoom.us/webinar/register/WN_e2U4W6BxRBiuDv3KjJ5lWA

 

Per ulteriori informazioni e per l'aggiornamento delle FAQ relative a questioni di interesse generale inerenti il bando "vIvA" vi invitiamo a consultare la pagina dedicata al bando "vIvA" (https://www.fondorepubblicadigitale.it/bandi/bando-viva/). Inoltre, per restare aggiornati sulle attività del Fondo per la Repubblica Digitale vi invitiamo a consultare il nostro sito https://www.fondorepubblicadigitale.it/

Ultima modifica: Lunedì 31 Marzo 2025
Giovedì 27 Marzo 2025

Imprese femminili: più piccole, più giovani, più straniere, più del Sud

Sono più piccole, più giovani, più straniere, più dislocate nel Mezzogiorno. Sopravvivono anche un po’ meno delle altre, ma si stanno strutturando, puntano sui settori a maggior contenuto di conoscenza e in molte provano a fare il salto alla “taglia” superiore. Il milione e 307mila imprese femminili registrate, che rappresentano a fine 2024 oltre un quarto (il 22,2%) del totale delle imprese italiane, sono state al centro di un evento digital organizzato da Unioncamere e Sole 24 Ore, destinato a far luce sulle caratteristiche, le peculiarità e l’approccio alle fonti di finanziamento di questo segmento importante del sistema produttivo nazionale.

“Creare opportunità a favore dell’imprenditoria femminile è un obbligo per chiunque si ponga come obiettivo lo sviluppo del Paese”, ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Andrea Prete. “Per questo il sistema camerale è impegnato nel Piano nazionale imprenditoria femminile, gestito da Invitalia per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Tra le iniziative condotte anche grazie ai Comitati per l’imprenditorialità femminile, presenti in tutte le Camere di commercio, il Giro d’Italia delle Donne che fanno Impresa, la diffusione della cultura imprenditoriale femminile attraverso azioni di accompagnamento, informazione e formazione. A questo si aggiunge l’impegno per la certificazione della parità di genere”.

Dopo il picco toccato nel 2021, quando le imprese femminili avevano superato il milione e 342mila unità, le aziende guidate da donne hanno conosciuto una lenta diminuzione, analoga ma meno insistita rispetto alle aziende non femminili. Rispetto al 2014, questa tipologia di impresa ha comunque segnato una crescita dello 0,4% a fronte di una diminuzione delle attività non femminili del -3,6%.

In quasi tre casi su quattro, le attività guidate da donne operano nel settore dei servizi (72,6% contro 60,1%), sono più piccole di dimensione (le microimprese sono il 96,2% del totale a fronte del 94% delle aziende non femminili), registrano una maggior concentrazione di ditte individuali (60,5% contro 47,3%, anche se le società di capitali condotte da donne sono aumentate del +45% rispetto al 2014, arrivando a rappresentare lo scorso anno più di un quarto di tutte le imprese femminili) e una minor presenza di imprese artigiane (il 16,7% contro il 22,6% delle non femminili). Ma presentano una maggiore incidenza di imprese guidate da donne under 35 (il 10,3% contro il 7,7%) e da straniere (12,6% contro 11%).

Solo in un settore le imprese femminili sopravanzano quelle maschili: le Altre attività dei servizi, dove le donne d’impresa incidono per il 60% sul totale. In altri ambiti, comunque, queste imprese “pesano” molto. Nel tessile, abbigliamento e calzature sono il 37,7%, nella Sanità ed assistenza sociale il 36,6%, nell’Istruzione il 31,1%, nell’Alloggio, ristorazione e servizi turistici il 29,7%.

Tra le buone notizie segnalate dall’analisi il fatto che aumentano in maniera consistente in 10 anni le imprese giovanili a maggior contenuto di conoscenza: +41,3% le Attività professionali, scientifiche e tecniche, grazie alla spinta delle attività di management e marketing.

L’apporto delle donne d’impresa è determinante in alcune regioni, soprattutto del Sud. Sono il 27,2% delle imprese molisane, il 26,5% delle lucane, il 25,3% delle abruzzesi, il 24,7% delle umbre e il 24,2% delle siciliane. Benevento, Avellino, Chieti, Frosinone e Viterbo le province in cui l’incidenza delle imprese femminili è maggiore, compresa tra il 29,6% e il 27,5%.

 

Le imprese femminili hanno un tasso di sopravvivenza più basso: a 5 anni dalla fondazione, ne resta in vita il 72,3% (contro il 77,3% delle non femminili) e, superato il quinquennio, il differenziale si allarga ulteriormente, con il 67,5% delle attività guidate da donne ancora sul mercato contro il 73,1% di quelle a guida maschile.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultima modifica: Giovedì 27 Marzo 2025
Lunedì 17 Marzo 2025

Io Penso Positivo

Educare alla finanza è un percorso formativo dedicato agli studenti degli ultimi tre anni della scuola secondaria di II grado. E' strutturato in modo agile e veloce con moduli didattici e momenti di apprendimento condiviso – Live Show e workshop – per acquisire conoscenze finanziarie di base, avere una corretta percezione delle proprie risorse economiche e imparare a gestirle nel migliore dei modi.
Il progetto è finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e realizzato da Unioncamere. Fin dalla prima edizione, datata 2019, vede il supporto del Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria

Ultima modifica: Lunedì 24 Marzo 2025
Lunedì 10 Marzo 2025

AL PALAZZO CAMERALE LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE DEGLI STUDENTI DEL VERONA TRENTO DI MESSINA

copertina.png

articolo.png

Ultima modifica: Lunedì 10 Marzo 2025